La sveglia del sabato corrisponde spesso a quel cerchio alla testa che scompare solo il lunedì? È la cefalea da week-end che arriva proprio quando ci rilassiamo.
Sabato: svegliarsi storditi, rallentati e disturbati, perché colpiti da un dolore sordo e fastidioso. Sfortuna? Assolutamente no! È la cefalea da fine settimana, un fenomeno abituale che colpisce soprattutto donne lavoratrici, impiegati e studenti e che si manifesta con un malore che interessa tutto il cranio, concentrato soprattutto verso la nuca e le tempie. E proprio quando si rallentano i ritmi e si stacca la spina, ecco comparire un senso di costrizione e testa pesante, difficoltà a concentrarsi, a tollerare luce e rumori, nausea, brividi e pallori. Sotto accusa per spiegare la genesi del quadro sono le abitudini che si modificano durante il fine settimana. Ebbene – secondo gli esperti – pare proprio che la tranquillità e la variazione degli orari del fine settimana possano giocare un ruolo decisivo nell’insorgenza del mal di testa.
Altro nemico da contrastare è lo stress accumulato; tutti gli elementi di tensione e di insoddisfazione professionale scaricati nel week-end potrebbero dare origine a mal di testa. C’è anche chi pensa che gli attacchi di cefalea siano figli della disassuefazione alla caffeina. In settimana, il caffè viene normalmente consumato prima rispetto ai giorni di riposo e questo potrebbe portare a una sorta di “alterazione” nell’organismo, che riceve più tardi la “spinta” positiva della caffeina, generando crisi di mal di testa. Anche l’alimentazione gioca un ruolo importante, poiché nel week-end, si tende a mangiare e a bere in modo più sregolato. Così come l’alterazione dei normali ritmi sonno-veglia e le vacanze, che spezzano la routine quotidiana, possono essere fattori di rischio di insorgenza per l’emicrania, tanto quanto i cambiamenti metereologici.
Tratto da clubsalute.it