L’aromaterapia un sostegno per benessere psicofisico della persona. Gli oli essenziali sono liquidi estratti da erbe, fiori, resine, legni foglie, scorze, frutti e radici. L’aromaterapia, che li utilizza, è un sistema terapeutico complesso. E’ volto alla prevenzione e alla cura dei disturbi del corpo e della mente, ed ha i suoi fondamenti negli usi tradizionali a cui si sono affiancati studi e ricerche dei nostri giorni.
Fin dall’antichità l’uomo è stato attratto dall’uso delle piante aromatiche, dalle quali otteneva nutrimento e medicamenti. In origine, secondo la “dottrina dei segni” si riteneva che la pianta fosse uno strumento della divinità e che venisse presentata con alcune caratteristiche per svelare all’uomo le virtù terapeutiche. In seguito il pensiero scientifico spostò l’attenzione solo sulle funzioni della pianta e sulle sue possibili applicazioni in campo medico e cosmetico. Oggi si parla di aromaterapia scientifica come di una delle medicine complementari che richiede però conoscenza e competenza, indispensabili per maneggiare gli oli. Un uso improprio potrebbe portare a gravi conseguenze.
Oli essenziali
Gli oli essenziali sono sostanze volatili prodotte dalle piante. Può anche accadere che parti diverse di una stessa pianta producano oli diversi. E’ il caso dell’arancio amaro: per spremitura a freddo delle bucce si ottiene l’essenza arancio, per distillazione dei rametti e delle foglie si ottiene l’olio essenziale di petit-grain e dai fiori infine il pregiatissimo olio di neroli.
Le piante producono oli essenziali per varie funzioni e allo stesso modo gli oli agiscono sull’essere umano. Alcuni oli vengono prodotti per difendersi dagli attacchi di insetti predatori, sono gli oli insetto- repellenti come la citronella, per difendersi e prevenire attacchi di virus, batteri, funghi, è il caso degli oli che usiamo per l’azione antibatterica, antimicotica ed antivirale, come ravintsara o timo, oppure per riparare le lesioni, sono gli oli ad effetto cicatrizzante come olio di Mirra, o per favorire l’impollinazione, sono gli oli ad effetto afrodisiaco come il neroli, o ancora per regolare la sopravvivenza in ambienti difficili come gli oli ad effetto tonico come il limone e il basilico o quelli ad azione anti stress come la lavanda o la camomilla.
La quantità di olio essenziale che una pianta produce è molto bassa per questo alcuni sono molto costosi: per estrarne poche quantità servono grandi quantità di materia prima. Spesso, per questo motivo, vengono contraffatti, sofisticati o diluiti. Diventa fondamentale scegliere oli di qualità ed affidarsi a produttori seri.
Sono diversi i fattori che modificano e influenzano la composizione chimica di un olio essenziale la specie botanica, il chemiotipo, la parte della pianta utilizzata, il periodo di raccolta, i fattori ambientali come latitudine, altezza, clima e tecniche di coltivazione, non ultime le tecniche di estrazione e di conservazione.
Non vanno quindi considerati semplici aromi, ma sostanze complesse e concentrate con molteplici attività farmacologiche. Possono agire sulle cause della malattia come gli antimicrobici che sono in grado di contrastare un‘infezione, sul meccanismo per cui si instaura una malattia come gli oli ad azione antinfiammatoria che cercano di spegnere l’infiammazione che sostiene il dolore, articolare o muscolare, o sui sintomi, come i sedativi della tosse che possono placare i colpi di tosse.
Rischi e benefici
Massima cautela va riservata all’assunzione per via orale dell’olio essenziale puro, meglio utilizzare capsule già correttamente dosate. Altre modalità di applicazione sono i gel e le creme arricchite con oli essenziali. In generale meglio evitare l’uso in gravidanza e allattamento. In caso di dubbi chiedere consiglio al medico o al farmacista. Più semplice e sicuro risulta invece l’uso degli oli essenziali per bagni, massaggi e per diffusione nell’ambiente.
Si possono usare per quest’ultimo scopo diffusori a secco o ad acqua. La diffusione porta benefici e benessere, purifica e disinfetta l’aria, aiuta la concentrazione, favorisce il sonno e il rilassamento, crea un ambiente accogliente. Bastano infatti poche gocce per avere risultati apprezzabili.
Le fragranze attraverso l’olfatto raggiungono senza l’interferenza della razionalità la mente, creano un ambiente armonico e profumato, evocano immagini, emozioni, sensazioni e ricordi. Per queste caratteristiche trovano impiego anche in psicoterapia, proprio perché attraverso il sistema olfattivo accedono direttamente alla parte emozionale di un individuo. Il paziente sotto la guida dello terapeuta elabora i conflitti interiori che generano ansia, affronta condizioni di disagio e malessere responsabili di un calo della concentrazione, della memoria, del tono dell’umore, inoltre riesce meglio ad affrontare le condizioni di stress, i periodi di convalescenza o la riabilitazione.
Gli oli essenziali diventano un supporto complementare e sinergico alla medicina tradizionale.
Articolo tratto da clubsalute.it